05 maggio 2020
Sanificazione negli ambienti di lavoro e DPI: incentivi per imprese e professionisti
Il rispetto delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro comporta dei costi piuttosto elevati sia per le aziende che per i liberi professionisti. Tra i provvedimenti previsti dal 'Decreto Cura Italia' (D.L. 18/20 art. 64) e ampliato dal successivo D.L. 23/2020, vi è il cosiddetto 'Bonus Sanificazione' che stabilisce la possibilità di accedere ad un credito di imposta del 50% per recuperare in parte le spese relative agli interventi di sanificazione di studi, uffici, laboratori e, in generale, luoghi di lavoro. Ogni beneficiario potrà portare in detrazione, per il periodo di imposta 2020, un credito pari al 50% su una somma totale pari a un massimo di 20 mila euro e nel limite complessivo di fondi stanziati pari a 50 milioni di euro. Con un apposito decreto del Ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze saranno stabiliti i criteri e le modalità di applicazione e di fruizione del credito. Tale disposizioni dovranno quindi chiarire se il credito di imposta potrà essere fruito automaticamente o con apposita richiesta.
Gli incentivi messi in campo dal Governo per supportare piccole e medie imprese sono state ampliati con il cosiddetto 'Decreto Liquidità' di aprile che con l'art. 30 estende l'agevolazione precedentemente prevista per fronteggiare le spese di sanificazione professionale a tutte le altre spese sostenute per l'acquisto di dispositivi di protezione individuale (DPI) e altri strumenti che garantiscono la sicurezza del personale e degli eventuali clienti /fornitori.
Con la Circolare n. 9/E del 13 aprile 2020 , l’Agenzia delle Entrate ha precisato che sono agevolabili le spese sostenute dagli esercenti attività d’impresa, arte e professione sostenute per:
- l’acquisto di dispositivi di protezione individuale (DPI), come ad esempio le mascherine chirurgiche, le mascherine Ffp2 e Ffp3, i guanti, le visiere di protezione, gli occhiali protettivi, le tute di protezione e i calzari;
- l’acquisto e l’installazione di altri dispositivi di sicurezza volti a proteggere i lavoratori dall'esposizione accidentale ad agenti biologici e a garantire la distanza di sicurezza interpersonale, quali ad esempio le barriere e i pannelli protettivi;
- l’acquisto di detergenti mani e di disinfettanti.
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